Filippini

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Il recupero conservativo di una facciata

Il palazzo Filippini rappresenta l’unione di due diverse entità, costruite in epoche diverse ma accorpate a formare un unico organismo edilizio, realizzato a partire dal XVII secolo.

L’edificio si trovava in uno stato di scarsa conservazione. In questo caso l’approccio è stato discreto e conservativo.

Il prospetto è stato trattato con una finitura ad intonachino di calce naturale per garantire la traspirabilità e il ripristino dell’aspetto originario dell’immobile che nel tempo era stato trattato con intonaci non naturali.

Il basamento in pietra naturale locale è stato ripristinato e risarcito, ripulito con prodotti appositi così come tutti gli elementi metallici.

Le cornici in pietra sono state trattate in maniera diversificata. Ove già presenti i profili verniciati, questi sono stati trattati con una doppia velatura di calcina naturale mentre per le cornici in pietra calcarea locale, non dipinte, è stata effettuata una pulitura e una risarcitura, riprendendo i profili con una tufolina naturale, per riproporre un manufatto dalle caratteristiche discrete, mediante materiali naturali e tradizionali.